L'OSSERVATORE ROMANO

• Document Type: CREST
• Collection: General CIA Records
• Document Number (FOIA) /ESDN (CREST): CIA-RDP83-00415R006600050005-7
• Release Decision: RIPPUB
• Original Classification: R
• Document Page Count: 9
• Document Creation Date: December 20, 2016
• Document Release Date: August 29, 2006
• Sequence Number: 5
• Publication Date: September 4, 2003
• Content Type: REPORT

Approved For Release 2007/10/23: CIA-RDP83-00415R006600050005-7
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Approved For Release 2007/10/23: CIA-RDP83-00415R006600050005-7
Approved For Release 2007/10/23: CIA-RDP83-00415R006600050005-7
L'OSSERVATORE ROMANO ? 29 Ottobre 1950 ? N. 254 (27.494) 6? pag. 4
Esposizione Intemazionale firte Sacra
moritinuaztone dello terza paranat
Stocker, composizioni decorative, di fattura
larga e sicura; un bassorilievo di Albert
Schilling, Resurr exit, pieno di carattere. Le-
gato invece alla tradizione, ma sobria e pie_
na di dignita, una pittura del ticinese Pietro
Chiesa, Quid ploras. Notevoli le architetture
di Fritz Metzger (semplice e lurninosa la
chiesa di S. Carlo a Lucerna) e di Hermann
Baur (chiesa di campagna a Dottingen).
Ben poco dall'America e dai paesi scan-
dinavi. Viceversa hen rappresentata la Ger-
mania, non tanto con pitture e sculture
quanto con una ricca serie di fotografie di
architetture. S'incontrano i nomi di B6hm,
di D011gast, di Herkommer, e si osservano
fabbriche imponenti e severe, che pur ricor_
dando phi d'una volta modelli romanici mo-
strano una grande originalita nella sempli-
ficazione e nel coordinamento delle masse.
Una volta di pitt si pub constatare come
buona parte dell'architettura d'oggi sia crea-
zione dei paesi del nord, fra i quali la Ger-
mania tiene senz'altro un posto notevole.
Fra le altre-opere esposte numerose incisioni
e qualche tessuto di cui ii pia interessante
forse un paliotto con scene della Genesi, ispi-
rate da qualche modello medioevale ma trat-
tate con quelia tendenza all'espressionismo,
che ha sempre attratto gli artisti tedeschi.
Di tutti i paesi che partecipano alla mostra
non ufficialmente la Polonia ?'unica che
abbia una sala per se grazie alla fatica dav_
vero meritoria dei suoi organizzatori, che
sono riusciti a raccogliere opere sparse per
ogni dove per dare un'idea la meno insuffi-
ciente possibile dell'arte di questo nobilissi-
mo paese durante cinquant'anni. Difatti la
sala comincia col presentare un S. Tomaso
di Krudowski, che si direbbe dipinto nel
'600; alcuni dei disegni, pittoricamente trat-
tat, di Henryk Siemiradzski (studi per fi-
gure di apostoli, un Battesimo di Cristo), e
una gran tela di Jan Styka, La prima bene-
dizione Urbi et Orbi, nella quale risalta la
figura luminosa di S. Pietro. Per il tempo
piu vicino a noi s'impongono parecchi cartoni
per vetrate, che sono da considerarsi fra i
pitt belli dell'esposizione. Ricordiamo soprat-
tutto i cartoni di Mehoffer per la Cattedrale
di Friburgo, di forme esuberanti, di disegno
robusto, di ricco effetto decorativo, e quelli
di Adam Bunsch, altrimenti moderni e so-
bri, nei quali l'artista va al di la di ricerche
puramente decorative per dare alle sue figure
un carattere essenzialmente spirituale: si
osservino Cena e la Madonna delle
Grazie. Ricordiamo volentieri per la finezza
del disegno e l'armonia dei colon i un piccolo
cartone, con Ia figura di San Francesco, del
giovane Chajkowski, ed 6 questa ? aggiun-
giamo ? l'unica opera che ?otuta venire
dalla Polonia. OItre a qualche scultura e ad
alcune pitture significative, fra cui la perso-
nalissima Resurrezione di Marylski, abbiamo
veduto volentieri parecchie xilografie, nelle
quali i polacchi sono maestri. e deliziose
tempere e caratteristiche stampe colorate di
carattere popolareggiante.
Al di fuori della sezione del Belgio sono
collocate tre notevoli pitture del Servaes,
tre Stazioni della Via Crucis, di tinte cupe
e di effetto veramente tragico. Nella sala del
Belgio si distinguono per originalita alcune
opere di plastica; un fonte battesimale di
bronzo, con figure a rilievo stilizzate, di
Oscar a Colruyt; e una statua lignea di
S. Anna, semplice e aggraziata di una grazia
gotica, opera di Harry Elstrom. Interessante
una Deposizione dipinta da Jamar, che sa
rivelare una natura drammatica? Non man-
_ I nT11YtlecT1fdfoe e
i pitt attraenti per la varieta delle opere
stesse e quello delPOlanda. Franchezza di
esecuzione e forza di disegno mostrano di-
versi studi a carboncino di Jan Toorop per
le figure degli apostoli dell'Ultima Cena e
per una figura di S. Paolo: questo e indub-
biamente uno degli artisti pib personali che
l'Olanda abbia presentato. Nel campo della
pittura troppo vive reminiscenze della tra-
dizione quattro-cinquecentesca: pure guar-
diamo volentieri, ad esempio, un trittico di
Henri Jonas per la sua delicata e preziosa
sinfonia di azzurri, di grigi, di rossi spenti,
oppure ii gustoso Ritorno dall'Egitto di G-
radd Tiernan. Monumentale un gruppo bron-
ze? di Termote, la Pietet, di espressione se-
ver& Non si pub passare sotto silenzio un
fonte battesimale di bronzo, di J. Eloy e Leo
Brom, poggiante su figure fortemente ripie-
gate e decorato di rilievi, che rammentano
certo esemplari gotici ma con accenti per-
sonali nella ricerca di forme tormentate? Un
secondo fonte, di ceramica, anche pitt nuovo
e originale, ?ovuto a Wim Nijo. Numerosi
gli oggetti di culto e i paramenti, ma spesso
piit ricchi che interessanti, Invece merite-
rebbero d'essere esaminate le architetture.
In una sala di soggiorno le pareti sono
ricoperte da stoffe dipinte a monocromo, con
scene sacre, dall'ungherese Hajnal, opere ve-
ramente originali e belle, di grande deco-
razione. Nella piccola sezione del Lussem-
burgo esempi di architettura e vetrate.
Seguono le sale dedicate all'Italia, che
? naturalmente ? ii paese rappresentato
in maggior misura, in particolare con pit-
ture e sculture. La prima delle sale italiane
contiene un gruppo di opere di artisti del-
l'Ottocento, seppur ancora operosi nel no-
stro secolo, e anche di generazioni pitt gio-
vani ma legati con quella tradizione, opere
certo fra le piia importanti che abbia in-
viate l'Italia. Senza fermarcisi sopra, data
la loro notorieta, ci limitiamo a ricordare,
fra le altre, nel campo della pittura le Ma-
rie al Caivario di Previati, il Giovedi Santo
di Joris, l'Artgela della Vita di De Carolis.
la Pieta di Mussini, l'Annunciata di Grosso,
la Madonna col Bambino di Battaglia. la
Sacra Famiglia di Mancini, e per la scultura
l'Annunciata di Quattrini, finissima cera,
l'Ecce Parr di Medardo Rosso, la Resurrezio-
ne del figlio della vedova di Naim del Ca-
landra, il Trasporto del corpo di S. Cirillo
del Maccagnoni, la Madonna del Grappa
di Gemito, la Pieta del Luppi, la S. Lucia
di Wildt, iil Cristo risorto di Andreotti, ii
Crocifisso di Graziosi: tutte opere che at-
traverso le pid diverse correnti arrivano
alle pia significative espressioni d'arte, non
tocche n?a vieto accademismo ne da ma-
nie di novita o da frenesie di inconcludenti
ermetismi, Possiamo aggiungere alla serie
un piccolo Tilley') di Cambellotti, il Buon
Pastore, salda ed elegante figura nella ri-
cerca della bellezza antica; due Stazioni del-
la Via Crucis, di ceramica, di Arturo Mar-
tini, di modellazione semplice e ferma. sep-
pur di gusto prevalentemente decorativo; una
vetrata di Picchiarini su cartone di Cam-
bellotti, S. Francesco che parla at fuoco,
che ?ra le phi belle vetrate della mostra
per la forza del disegno. la profonditA dei
colon, it carattere delle figure, n6 al lettore
rechi meraviglia l'accostamento di nomi di
artisti tanto diversi, perch& a noi pib che
le correnti interessano le intrinseche qua-
nta delle opere). Nelle sale dell'arte attuale
abbiamo notato i vaiori pib disuguali e non
molte ci son parse le opere di un alto signi-
ficato o rivelatrici di forze nuove. Fra le
pitt notevoli rimane, a parer nostro, sebbene
non cosi moderna e di tinte un po' gessose,
la Pietd di Felice Carena, caratterizzata da
uno spirito sostanzialmente classic? che
equilibra le masse e rende mite l'umanita
del dolore. Invece la Crocifissione di Caso-
rati per quanto ben intonate 6 un'opera mi-
fore, la Deposizione di Carlo Carra ci sem-
bra una pittura mediocre, it Presepe fran-
cescano di Aldo Carpi ?emplicemente de-
corativo. Interessante il S. Sepolcro di Ma-
russig, mondo di slim/Ito evocato fra le
quinte di masse ampie e nude la Crocifis-
si.one di Rosai si fa apprezzare soprattutto
per la profondita di toni e la velatura delle
tinte, e La parola di Cristo di Ferrazzi per
la luminosita e la morbidezza della pen-
nellata. Degli artisti meno noti segnaliamo
volentieri Augusto Colombo, che col suo
Fanciullo cieco ?iuscito a darci un mo-
mento drammatico con la maggiore sempli-
cita di mezzi. Anche la Deposizione di Emi-
lio Sobrero merita di essere ricordata per
questo.
Del bianco e nero non ci sono molti saggi.
Si impone per un carattere essenzialmente
plastico della forma e per un senso di gran_
dezza compositiva una xilografia di De Ca-
rolis, la Deposizione, mentre ci attrae per
una visione tutta pittorica mita ricerca del
movimento e della luce un'acquaforte di
Graziosi, la Sepoltura. Molto bella ?nche
una piccola xilografia di Delitala.
La scultura ha parecchie opere interes-
santi, che qui non 6 possibile esaminare. In
special modo ricordiamo la Dormitio Virginis
di Nagni per il senso di misura con cui
condotta, per la bellezza di forme gravi e
semplici, per la nobilta del sentiment?. An-
che la Sepottura di Cristo di Monteleone, un
bassorilievo, 6 ben composta. La statua di
S. Caterina del Berti, eseguita con sicurez-
za, pecca forse di eleganza. Sono esposti
anche i tre bozzetti vincitori delle porte di
S. Pietro, di Biagini, Crocetti e Manzii, qui
opportunamente liberati dall' inquadratura
architettonica. ma troppo se ne 6 discorso
altrove perche se ne debba tornare a par-
'are.
In un salone, che non fa parte dell'espo-
sizione vera e propria ma che potrebbe ser_
vire da introduzione alla prima sala degli
artisti italiani, ?accolto un piccolo numero
di opere nostre della fine dell'800. Queste,
alcune delle quali sono autentici capolavori,
possono essere di ammonimento a molti
artisti d'oggi: non, per carita, perche siano
prese a modello e imitate (non per nulla
sono passati piu di cinquant'anni) ma per-
che mostrano un impegno, una serieta di
intenti e in pitt di un caso un tale raggiun-
gimento di valori d'arte, oltre che moral'
religiosi.
Questa esposizione internaziortale, arriva-
ti al suo termine, ci ?arsa ? pur con al-
cune sue lacune, sempre inevitabili ? che
non soltanto documenti ma mostri sicure
ed anche alte manifestazioni d'arte e che
possa essere di sprone e di insegnamento.
GIULIO R. ANSALDI
Solenni celebrazioni Mariane
a Pompei
POMPEI, 28.
L'Em.mo Cardinale Adeodato Piazza, Se-
gretario della Sacra Congregazione Conci-
storiale, presiedera a Pompei nei giorni 10,
11, 12 e 13 del prossimo novembre, la prima
solenne celebrazione mariana italiana, dopo
la prodamazione del Dogma dell'Assunzione.
Ii P Roschini, dei Servi di Maria, predi-
chera ii triduo di chiusura della feste giu-
bilari della Vergine di Pompei, mentre altri
noti oratori ecclesiastic' e laid esalteranno
in tre distinte accademie, ii significato del
Dogma dell'Assunzione, di cui il Servo di
Dio, Bartolo Longo, fu ardente promotore
fin dal 1901.
La sera del 12 novembre, al lume delle
po ii solenne pontificale, sara inaugurato ii
carillon della torre campanaria e sara de-
posta la prima pietra di un nuovo orfano-
trofio.
La riforma della burocrazia
In ripetuti colloqui avvenuti in questi
giorni tra ii Presidente del Consiglio e ii
Ministro Petrilli si tt sottoposto a nuovo
esame lo stato dei lavori per la riforma
dell'amministrazione e della burocrazia sta-
tale.
L'on. Petrilli ha comunicato al Presidente
lo schema definitivo del disegno di legge sui-
te attribuzioni degli organi del Governo, sul-
la potesta normativa del potere esecutivo e
sull'ordinamento burocratico della Presi-
denza del Consiglio.
Dopo questo disegno di legge, si stanno ora
riordinando tutti gli elementi elaborati in
questi ultimi mesi per formulare nuovi te-
sti di legge sull'organizzazione e le attribu-
zioni dei Ministeri, sui metodi di lavoro e
sull'attrezzatura tecnica degli uffici statali,
sullo stato giuridico e sull'ordinamento del
personale.
Nd pomeriggio di ieri il Ministro Petrilli
ha poi ricevuto a Montecitorio l'on. Cappu-
gi, ii segretario generale della Libera Fede-
razione statali, Pescosolido ed ii segretario
Alterio.
Nel corso del colloquio sono stati trattati
ampiamente tutti i punti contenuti nella let-
tera dell'aprile 1950 inviata dalla FILS al
Ministro Petrilli, in merito ai problemi e-
conomici e giuridici pitt important' e urgenti
riguardanti le vane categoric degli statali.
Per quanto riguarda la revisione del trat-
tamento economico in modo completo, or-
ganico e definitivo, il Ministro ha riconfer-
mato il suo punto di vista espresso nell'ulti-
co colloquio e doe che esso formera og-
getto del quarto punto della riforma buro-
cratica.
II III Convegno degli ingegneri
industriali italiani
Il 3, 4 e 5 novembre si terra a Milano
presso ii Politecnico il III Convegno degli
Ingegneri Industriali Italiani promosso dal
Collegio degli Ingegneri di Milano.
COMMENTI D'ARTE
(CnTltsminzione della terza papilla)
Pastiect parodistiche
II titolo UNA GABBIA DI MATTI (Broadway Li-
mited; prod.: Hal Roach - United Artists, 1941)
chiaro riferimento all'essenza del film in questione;
una vera accolta di forsennati 6 infatti la piccola
truppa di persone che nell'angusto spazio di un ra?
pido delle linee nordamericane tenta di nascondere
in un modo o nell'altro un bimbo preso in prestito
e sospetto d'essere stato rapito alla famigila. II re-
sponsabile della faccenda ?n impresario teatrale
d'origine russa che ha noleggiato ii pupo allo scopo
di creare un certo alone di romanticism? intorno
alla scaduta personalita di una stella s di Broad-
way. Tutto, come e prevedibile, finisce per II me-
glio, fra una confusione di voci ed un susseguirsi
di equivoci che non hanno ii pregio ne della comu-
nicativa ne della originalita. Interpreti a for di pelle
della storiella sono ii coriaceo Victor McLaglen,
Dennis O'Keefe e Marjorie Woodworth, un'attri-
cetta di poco conto.
In sede etica, nulla da obiettare (C.C.C.: tutti).
P. R.
Cina per celia
In PASSAGGIO A HONG-KONG (Passage from
Hongkong; prod.: William Jacobs - Warner Bros,
1941) la Cina ed Hongkong c'entrano tanto per sen-
tito dire, mentre la sostanza drammatica del film
si stempera in una specie di commedia sentimentale,
a sciocco pi& che a lieto fine, poiche ii CLIMUI0 di
delitti, spionaggi ed intrighi Si risolve infine unica-
mente in una creazione fantastica della mente di
uno scrittore in vena di scherzi di cattivo gusto.
A sostenere l'intreccio della vicenda sono stati chia-
mati attori d'importanza secondaria, quail Lucile
Fairbanks, Keith Douglas e Paul Cavanagh, ed ii
risultato 6 immaginabile (C.C.C.: adulti).
S. I.
DOPO IL CLAMOROSO SUCCESSO DI VIA PIAVE
ECC011!
SAN GIOVANNI - APPIO
CHE COSA AVVERRAi NEI RIONI
w w METRONIO - TUSCOLO - LATINO
LUNEDI' 30 OTTOBRE ORE 9 !!!
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DEL SECOND? NEGOZIO
CON LA PIU' COLOSSALE VENDITA
DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO MASCHILE E FEMMINILE
LA CHE NON EAU - COE NON icA MIRACOLI - MA RNA E VERDE
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95
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695
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65
245
990
790
4900
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